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Sviluppo dell’attività fisica in tutti i contesti e rivolta a tutte le persone

Sviluppo dell’attività fisica in tutti i contesti e rivolta a tutte le persone

Aumentano le iniziative volte allo sviluppo dell’attività fisica in tutti i contesti e rivolta a tutte le persone di qualsiasi età, ceto sociale, cultura.

C’è sempre più consapevolezza che l’esercizio fisico è una sorta di medicinale senza effetti collaterali per prevenire malessere e per il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico, emotivo e relazionale.

Un’attività che considero socialmente utile è coinvolgere persone a fare attività fisica, fornire un servizio di prevenzione e benessere per la collettività e promuovere un sano esercizio fisico per tutte le età e con qualsiasi modalità.

Chi fa sport aumenta la propria forza di volontà e aumenta la propria autostima, si diventa più forti mentalmente non solo fisicamente.


Di seguito segnalo un interessante ed utile evento ad Assisi, venerdì 21 luglio 2023, presso la Sala Municipale degli Emblemi, alle ore 10.00.

Si tratta di una Conferenza di Ginetto Bovo, di seguito le sue parole:

“.. indirizzata alle persone con incarichi istituzionali pubblici in materia di attività fisica o medicina dell’esercizio fisico (ex sport) presso Comuni, Province, Regioni, Governo e Commissione Europea.


Il Servizio Motorio Nazionale: Una stravolgente prospettiva per la salute degli Italiani nella nuova concezione di coesione tra le componenti spirituale, biofisica e biochimica dell’essere umano.

Saranno illustrati i vari aspetti per avviare e rendere operativo in Italia questo importantissimo Servizio, l’obiettivo, gli operatori e le strutture.


Nota fondamentale: Questo potentissimo modello, di grande speranza per il futuro dell’umanità, è esportabile in tutto il mondo in quanto può davvero contribuire a cambiare in senso positivo le sorti di tutto il pianeta.

Il diritto alla salute è un diritto fondamentale del cittadino sancito dall’Art. 32 della Costituzione. Ma se il Servizio Motorio Nazionale non è operativo, quando invece dovrebbe esserlo sin dal 30/06/1990, questo diritto non è rispettato. (Missione “Laura Sperandio” per il Ben Essere dell’Umanità). Evento gratuito. Iscrizione obbligatoria.


bovoginetto@yahoo.it   - 328 689 11 42”.


 

L’attività fisica promuove il benessere, lo sperimento sulla mia persona e sulle persone con le quali mi relaziono. Il benessere significa essere soddisfatti, sentirsi bene, capaci, stare in forma, sapersi relazionare.

Si tratta di una salute fisica e mentale, perché fisico e mente sono in relazione, corpo e mente funzionano insieme, sono alleati, se sta bene l’uno l’altro sta meglio, le due parti hanno bisogno di sperimentare benessere insieme, se sei disposto a metterti in movimento sei più propenso ad affrontare problemi, situazioni, persone.

L’attività fisica produce benefici economici, perché più fai attività fisica, meno ti ammali e più sei produttivo al lavoro e nelle relazioni familiari e amicali. L’attività fisica contribuisce alla sostenibilità ambientale, sei meno propenso a usare mezzi inquinanti come le auto, ti sposti a piedi per brevi o medi tragitti e in bici per tragitti più lunghi, lo sperimento sulla mia pelle e c’è anche una certa sintonia con altre persone che praticano attività fisica.

Quando ci si incontra ci si saluta perché si è complici nell’affrontare la fatica che diventa amica, perché aumenta la consapevolezza delle proprie capacità e risorse e si raggiungono sempre più obiettivi impegnandosi fisicamente e mentalmente.

La Carta di Toronto per l’Attività Fisica del lontano 2010 è un punto di riferimento per tutte le nazioni del mondo fatte di persone e istituzioni, famiglie e scuole, lavoratori.

Le persone devono essere messe in condizioni di fare sport a qualsiasi età e con ogni modalità e in ogni contesto, dai luoghi di lavoro alle scuole. Ognuno deve essere messo in condizioni di poter fare un’attività fisica individuale o di gruppo.


http://www.globalpa.org.uk/charter/download.php


Ognuno, in base al proprio ruolo e competenze, può essere veicolo di trasmissione informazioni, esperienze, nozioni, insegnamenti di attività fisica. Già nelle famiglie bisogna cercare di spostarsi dalle zone di confort come i divani e scrivanie e frequentare luoghi all’aperto per giocare o muoversi.

Iniziando nelle famiglie il percorso diventa più facile nelle scuole dove ragazzi e genitori possono chiedere programmi di attività fisica adatti alla loro età e al contesto di vita e gli insegnanti possono coinvolgere gli allievi in lezioni pratiche e teoriche di attività fisica.

I ragazzi devono avere dei riferimenti che all’inizio sono i parenti prossimi come fratelli, cugini, genitori, zii poi le persone di riferimento possono diventare insegnanti o allenatori a scuola o frequentando corsi o scuole di un qualsiasi sport.

Bisogna spiegare dall’inizio ai ragazzi la progressione nello sport dal gioco al benessere, infortuni e sconfitte, sport amatoriale e professionistico. L’insegnamento deve comprendere non solo l’allenamento fisico ma anche i fattori inerenti l’aquisizione di conoscenza corporea, anatomica, fisiologica; l’acquisizione di forza mentale, padronanza delle proprie sensazioni ed emozioni, quindi affiancare ad allenatori, tecnici, coach, anche psicologi, medici dello sport, fisioterapisti.

Dall’inizio è importante affiancare più multidisciplinarietà nell’attività fisica per spiegare cosa è bene e cosa è male, quali possono esser i rischi, come alimentarsi, come recuperare, cosa può succedere negli anni.

Non dobbiamo rimandare come al solito, non possiamo aspettare di andare in congedo dal lavoro per dedicarci allo sport ma dobbiamo da subito coltivare la passione dello sport, bisogna far passare il messaggio che lo sport aiuta le persone a stare bene fisicamente e mentalmente e quindi permettetegli e agevolateli nella pratica di uno sport, la persona starà meglio e di conseguenza staranno meglio le persone che si relazioneranno.

Agevolare l’uso di strutture e impianti sportivi soprattutto per ragazzi e persone che non lavorano e non possono permettersi ingressi in impianti e strutture sportive. Comuni e istituzioni devono prevedere spazi e tempi a costi moderati, ridotti e anche senza spese.


 


Matteo SIMONE

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

21163@tiscali.it +393804337230

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo