Federico Spinazzè è campione del mondo di triathlon cross under 23: il successo oggi in Spagna
Zanetti: “Stagione
memorabile, il nostro capitano chiude alla grande le categorie giovanili”
Dopo il bronzo europeo, il
coneglianese di Silca Ultralite si mette al collo l’oro iridato
Federico Spinazzè è campione del mondo di triathlon cross. Oggi, domenica 31
ottobre, ne El Anillo de Extremadura, nel comune spagnolo Guijo de Granadilla,
il portacolori di Silca Ultralite Vittorio Veneto si è messo al collo la
medaglia d’oro della rassegna iridata nella categoria under 23. Una gara
strepitosa per il ventitreenne coneglianese che un mese fa era stato bronzo
europeo, sempre under 23, nella medesima specialità nella manifestazione
continentale andata in scena sul lago di Molveno, in Trentino Alto Adige.
Oggi in terra spagnola l’azzurro ha sbaragliato tutti, grazie soprattutto
alla rimonta partita nella seconda frazione, quella in mountain bike e portata
a compimento con la terza e ultima, quella della corsa a piedi. Grande la
soddisfazione del presidente di Silca Ultralite, Aldo Zanetti, di tutto lo
staff e dei compagni di squadra.
Sesto dopo i primi 1500 metri a nuoto (conclusi in 12’49’’), Spinazzè ha
siglato il secondo miglior tempo parziale nei 30 km di mountain bike (49’30’’),
rimontando fino alla quarta posizione. È stato poi negli ultimi 10 chilometri
di corsa a piedi off-road che ha portato a termine l’impresa: con il tempo di
22’41’’, secondo parziale, ha superato tutti e si è involato a braccia alzate
sul traguardo. Per lui la vittoria con il tempo finale di 1h27’17’’ (che vale
anche il nono posto assoluto), davanti al britannico Frederick Webb e al
francese Jules Dumas.
“Sono ancora un po’ frastornato, ancora non mi rendo bene conto di cosa ho
fatto – commenta Federico Spinazzè – a livello tecnico, sono soddisfatto, in
particolare, dell’ultima frazione di corsa a piedi, sono riuscito, anche in
questo parziale, a dimostrare quello che so fare ma che ancora quest’anno non
ero riuscito a mettere in pratica in gara. Oggi ho vissuto la mia giornata
perfetta, tutto è andato bene. Nel nuoto sono riuscito a non uscire troppo staccato,
in mountain bike sono riuscito a recuperare, in un percorso molto pesante, in
un tracciato difficile a causa della tanta pioggia caduta. Poi la corsa che è
andata come doveva andare. Sono venuto in Spagna con l’idea di puntare al podio
e mi ritrovo campione del mondo. Sono davvero molto felice. Voglio ringraziare
la mia famiglia che mi ha sempre supportato e la società che mi è sempre stata
accanto fin da quando bambino mi sono avvicinato a questo bellissimo sport che
mi ha dato tanto non solo in termini di risultati e medaglie ma anche di
insegnamenti che vanno al di là dello sport. Non sempre si può vincere, ma non
bisogna mai mollare, nemmeno quando le cose non vanno come si vorrebbe”.
Lo studente universitario magistrale in alimentazione e nutrizione umana ha
così chiuso con la gioia più grande la stagione 2021, iniziata, in primavera,
con l’argento under 23 nel campionato italiano di duathlon sprint. Il capitano
dei draghetti oggi in Spagna ha concluso la trafila nelle categorie giovanili
(il prossimo anno gareggerà solo nella categoria élite/senior) nelle quali ha
conquistato dieci titoli italiani tra individuali e staffette, un altro titolo
italiano under 23 (olimpico no draft), oltre a un paio di podi. A livello
internazionale, Spinazzè si è era già messo al collo un altro oro mondiale,
quello di duathlon conquistato con la staffetta mista junior nel 2016, anno in
cui aveva conquistato anche il terzo posto, nella prova di triathlon della
Coppa Europa di Tabor (CZE).
“Che stagione ricca di soddisfazioni per il nostro capitano – afferma il
presidente di Silca UItralite Vittorio Veneto, Aldo Zanetti – Federico Spinazzè
chiude quest’anno con la medaglia più importante della sua carriera, l’oro
mondiale. La scelta di dedicarsi da metà stagione in poi in particolare al
triathlon con la mountain bike ha portato i suoi frutti. In più, Spinazzè ha
chiuso la sua carriera nelle categorie giovanili nella maniera più bella
possibile. Non resta che fargli i complimenti per il tanto lavoro fatto, il
tanto impegno profuso e la serietà che l’ha sempre contraddistinto, senza
dimenticare lo staff, gli allenatori, i compagni di allenamento, la sua
famiglia e Silca SpA che ha sempre creduto nel talento, non solo sportivo ma
anche di vita”.